giovedì 24 giugno 2010

O l z q u i r l . . . Ovvero: caccavella a forma di stella, a cosa servirà mai ?

Con queste immagini partecipo al contest "Caccavella amore mio" di Ammodomio


Questo strano utensile da cucina tipico delle popolazioni germaniche è finito in casa mia in uno dei tanti "déplacements" di mia madre.
Alsaziana d'origine (guai a darle della tedesca) e residente in Puglia da oltre 60’anni, aveva il "vizio" di rientrare nella sua regione di origine ogni 3x2, con relative soste presso le figlie, in tutto 5 femmine, disseminate in diverse città della penisola, o presso i parenti francesi residenti nella sua patria.
Con il marito al suo fianco i 2000 km. li macinava tutti lei alla guida della sua inseparabile Wolkswagen...E poi non bisogna darle della tedesca?
"Ma l'Alsazia è francese!!!" sostiene severamente, anche se nella sua terra, occupata durante l’ultima guerra dai tedeschi e in antichità soggetta alle invasioni degli Allemanni, parlano ancora oggi, lei compresa, un "patois" (dialetto-pronuncia patuà) che è tutto tedesco!
Tornando all'oggetto ritrovato, il come sia capitato da me è molto semplice: negli infiniti spostamenti, oltre che con i normali bagagli, mia madre viaggiava con tutta l'utensileria utile a fare marmellate, sciroppi, gelatine e liquori, e in ogni dove sostasse iniziava a produrre quantità industriali di questi prodotti caserecci (comunque ottimi!!!). Tutta la frutta di stagione reperibile nel circondario, negli orti, nei boschi o in collina, diventava di suo dominio. Da me, sulle colline dell’Oltrepo ad esempio, raccoglieva secchiate di more, naturalmente tutta vestita con il suo immancabile abbigliamento molto “cool”: scarponi, calzettoni, calzoni corti militari, guantoni, bastone e cappello a mo' di "Dinamite Bla"....
O ancora come in Haute-Savoie, dove razziava (e perchè no!?) tutti i ribes che ornavano il recinto del giardino della zia Fernande mentre echeggiavano le bestemmie di mio zio che vedeva invasa la cucina di pentoloni (e non solo) e continuava a borbottare che sicuramente era migliore e più conveniente quella del supermercato oltre che a costare meno fatica.
Un bel giorno, stanca di trasportare tutto l'ambaradan occorrente per la confezione delle sue marmellate, mamma decise di rifornire di attrezzi utili tutte le case del parentado in cui sostava prima di raggiungere il suo paesello natio...ed è così che mi ritrovo setacci, pestelli, frustini, barattoli e coperchi, ma anche bottiglie ancora pieni di liquori dai mille colori...
Ora mamma sta per compiere gli 86 e non viaggia più, ma con suo marito di appena 91 anni, confeziona ancora marmellate nella sua abitazione di Taranto...Se vi trovate a passare, portatele pure tutta la frutta che volete, albicocche, ciliege, arance, o ancor meglio fichi e mele cotogne che sono il suo fiore all'occhiello, e lei in quattroequattrotto la trasformerà in gelatina o in marmellata, mentre mio padre sarà intento a sistemare i vasi sterilizzati da travasare e tappare... In cambio vi restituirà "solo” un vasetto o al massimo due se proprio risulterete simpatici. Beati loro hanno sempre un bel da fare!!!

Mi sono persa come sempre e dimenticavo di definire l'utilità dell'attrezzo che, oltre l’uso che ne faceva mamma per setacciare e rimestare la frutta in cottura, può servire anche per minestre (schiacciare patate, legumi, ortaggi) o per legare gli ingredienti dei dolci...una sorta di Mixer sbattitore, frullino manuale, per montare o ancora amalgamare sostanze liquide a quelle più dense.

Io non mi cimenterei MAI a fare marmellate, non fosse altro che ne ho fin sopra i capelli!!!
CONSIGLI UTILI: - utilizzare solo esclusivamente in cucina!!! non usatelo per cavare occhi come suggeriva qualcuno...;-)))) al massimo per degassare lo champagne, necessariamente in coppa, sempre che l'accostamento vi garbi!!!
Con queste immagini partecipo al contest "Caccavella amore mio" di Ammodomio

8 commenti:

  1. Thanks, GENTILISSIMA! :DDDDDDDD
    Un bacio,
    Ornella

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  2. Che bella la tua mamma che fa marmellate ovunque =) e quell'oggettino lo trovo anche carino esteticamente =D

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  3. Ornella: grazie a te!!!
    Cey: la mamma ormai le fa in un'unica postazione...ma la produzione è sempre ottima e abbondante...

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  4. E chi se le dimentica le crostate alle prugne di tua madre!!!!!!!!!!Un ricordo di una parte della mia vita ormai lontana.
    Liliana Morrone

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  5. Liliana è incredibile questa cosa che ricordi, mi fa piacere...e allora ti scrivo qui il link dove puoi trovare la ricetta della tarte aux pommes fatta con la stessa pasta di quella di prugne, la parta brisée...a presto e magari ce la facciamo preparare da mamma una tarte aux queches....

    http://ammodomio.blogspot.com/2010/03/tarte-aux-pommes.html

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  6. Ciao Giovanna, sono passata a trovarti per contraccambiare la tua visita e ho trovato non solo un bel blog (su dai non mollare ora che hai ripreso a scrivere!) ma anche questo post che mi ha affascinata. Che personcina la tua mamma! Salutala da parte mia e dille che mi ha completamente conquistata. A presto.
    piesse: la tua caccavella ce l'ho anch'io, da dove venga non me lo ricordo visto che di 'caccavelle' sono una collezionista compulsiva, però io ne conoscevo l'uso proprio come sgasatore di champagne.

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  7. Alex, è' troppo grosso per lo champagne!!! ahhahah...
    Ggrazie per le attenzioni!
    Spero di farcela ;-)

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