Giorni fa un amico mi ha
spedito dalla Puglia un pacco contenete
ben 2 Kg
di fichi secchi, immagino seccati al sole nel giardino della sua casa, su uno di quei “cannizzi” tipici delle nostre
parti. Da noi i fichi secchi, infatti, si fanno in casa o perlomeno, chi ha
fortuna di avere casa, giardino e qualche albero di fico, sicuramente almeno
una volta nella propria esistenza si sarà cimentato con questa tecnica di
conservazione…. E così era per la mia
famiglia. Ricordo di quando ero bambina, di quando mio padre tagliava in due i
fichi avanzati dal giorno prima e li adagiava sui cannizzi sul terrazzo di casa
e poi con cura li rigirava nei giorni successivi; e di quando si avviava con un
grosso “paniere” verso gli alberi di fico che circoscrivevano il suo vigneto,
per raccoglierne di freschi.
In settembre poi, quando
erano ben secchi, si procedeva ad infornarli e conservarli per l’inverno. Era
un rito al quale partecipavamo tutti, in un pomeriggio il lavoro veniva
terminato dato che eravamo una bella famiglia numerosa. Era piacevole ritrovarsi con il forno acceso in quei primi pomeriggi più freschi, con la mente già proiettata verso l'imminente autunno.
Ricordo che per la farcitura usavamo: cacao o cannella, limone e mandorla tostata, per la conservazione, in scatole di latta, usavamo foglie di alloro.
Ricordo che per la farcitura usavamo: cacao o cannella, limone e mandorla tostata, per la conservazione, in scatole di latta, usavamo foglie di alloro.
Diversamente, il mio amico mi ha consigliato cedro e mandorla
e, per la conservazione in vaso di vetro, foglie di alloro e semi di finocchio.
Le differenze nel Salento
sono minime, alcuni usano le noci al
posto delle mandorle con l’aggiunta di pezzettini di cioccolato fondente. Il
limone può essere sostituito da scorze di arancio o di mandarino essiccate
anch’esse al sole.
Non vi racconto quanto tempo
ho perso per cercare il cedro qui in città, ma nulla, ancora introvabile e
quindi ci ho rinunciato e mi sono
arrangiata così:
FICHI SECCHI PRIMA PARTE
In un caldo pomeriggio di fine settembre
Ho preparato il primo chilogrammo
di fichi con il metodo di famiglia. Per prima cosa ho tostato in forno le mandorle
dopo averle sbucciate.
Sistemata una strisciolina
di limone, cacao e mandorla, li ho serrati stretti facendo combaciare i bordi
sotto la pressione delle dita e premuto con forza anche con il palmo della mano…. e li ho infornati a
150° per una quindicina di minuti, cioè fino a quando non li ho visti un po’
scuretti…
Ho lasciato raffreddare e sistemati a strati in un contenitore di
vetro (munito di coperchio) aggiungendo semi di finocchio e foglie di alloro.
Per il resto tutto ripetuto come sopra, tranne nella conservazione, infatti per questi ho utilizzato chiodi di garofano sempre uniti all’alloro.
Immagino che questi ultimi risulteranno
più speziati… non li ho ancora assaggiati, lascio passare un po’ di tempo e poi
vi dirò…...

E con questa ricetta e foto partecipo al