Acc… appena ho iniziato a preparare la flamiche, mi sono resa
conto di non avere la macchina fotografica a disposizione. E’ sempre contesa fra
me e mia figlia. Le ho telefonato di corsa e, per quanto presto possa aver
fatto a rientrare, la tarte era già bella e pronta da un po’; fin qui poco
male, era la luce che mancava “poi”!!!!
Beh, un paio di scatti sono riuscita a recuperarli comunque ed il risultato non mi sembra neanche malaccio, quindi accontentiamoci per questa volta ;-)
Beh, un paio di scatti sono riuscita a recuperarli comunque ed il risultato non mi sembra neanche malaccio, quindi accontentiamoci per questa volta ;-)
L’indivia, in Italia, al contrario dei francesi, è poco
utilizzata, ed invece andrebbe consumata maggiormente perché contiene un sacco di buone proprietà: è
ricca di calcio, ferro, sali minerali, fosforo e di oligoelementi, in
particolare selenio, antiossidante che protegge le cellule dall’invecchiamento.
Il rapporto tanto potassio/pochissimo sodio le conferisce proprietà diuretiche.
Inoltre, è ricca di fibre e di vitamina A.
Per preparare questa flamiche occorrono:
INGREDIENTI per una tortiera Ø 28 cm .
150 gr di pancetta magra
100 gr. di emmental (o gruviera) grattugiato alla Julienne
5 indivie
2 uova
1 limone
un cucchiaio di olio extra
sale q.b.
PROCEDIMENTO:
PROCEDIMENTO:
Rivestite lo stampo con la pasta brisée (questa volta l’ho lasciata un po’ più spessa per sorreggere il contenuto abbondante) e foracchiatela con la forchetta.
Lavare, asciugare e tagliare a pezzetti le indivie. Far
rosolare la pancetta in piccoli pezzi nel minimo di olio possibile, ancor
meglio senza, il grasso della pancetta si scioglie in fretta e secondo me non
ha bisogno di olio. In una larga padella far stufare le indivie con l’olio e la
spremuta del limone. Toglierle dal fornello quando svanisce tutto il liquido e
lasciare raffreddare.
Nel frattempo sbattere bene le uova, aggiungere la panna, l’emmental,
la pancetta, infine le indivie ed aggiungere un po’ di sale.
Tutto il composto va sistemato all’interno della pasta in
tortiera e, se volete, decorate con gli eventuali ritagli.
30 minuti è il tempo che occorre per la cottura in forno
caldo a 200°
À la prochaine fois….
Intanto con questa "ricettina"
partecipo per il "Pies and Tarts"
Nina, questa tarte è così golosa che la mangerei anche a colazione...che vitaccia la nostra, sempre a cucinare in orari improbabili per fotografare...ma si può?....sisi, si può!
RispondiEliminabuona giornata loredana
Loredana, non dirmelo!!! Sono sveglia dalle 3 per scrivere queste 4 righe, ed ora ho il marito che mi alita sul collo che vuole il PC per leggere la sua posta e le notizie....Grazie e buona giornata anche a te!!!!!
RispondiEliminaTi ho inserita, grazie!
RispondiEliminaEd io sono tra quelle che non cucinano l'indivia per pigrizia mentale: devo rimediare perché la tua tarte è una tentazione :D
RispondiEliminaBrava! :)
RispondiEliminaIo invece adoro le torte salate... BUONA!!!
RispondiEliminama che belle le tue crostate, sia dolci che salate, sei bravissima, ho copiato le tue basi, voglio provare ad usarle! ciao
RispondiEliminaLe tue torte salate sono sempre una goduria!! :)
RispondiEliminaIo la cucino molto raramente indivia, mi devo impegnare un po' di più.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda la foto è bellissima e si vede perfettamente la Flamiche che hai preparato, bellissima
Baci da me
Ciao Giovanna, sono venuta a curiosare la tua ricetta per "Marthellati", mi piace tantissimo! Anch'io ho origini pugliesi, mia madre è di Bari invece papà è napoletano. Volevo lasciarti i miei complimenti per le tue ricette, sono davvero invitanti e ben presentate! Ci vediamo alla prossima, da oggi ti tengo d'occhio! :p
RispondiEliminabella questa crostatina....proprio carina!! l'indivia nelle torte salate è buonissima!!! brava, ciao
RispondiEliminaTi assicuro che il risultato è fantastico, ti dico solo che guardando le foto viene voglia di dare un bel morso.... non ti dico poi l'acquolina....mmmhhhmmhh.
RispondiEliminaNon ho mai provato l indivia nelle torte salate ma la tua ricetta mi piace tanto! Deve essere una delizia :-) ti seguo volentieri anche perché hai un sacco di belle ricette! Se ti va passa da me sarei felice! Baci
RispondiEliminacomplimenti molto invitante in bocca al lupo per il contest
RispondiEliminaChe bella crostata salata, me ne passi uno spicchio?? complimenti x il blog ti metto di corsa nella mia lista cosi' nn mi xdo nulla buon week ;-))
RispondiEliminaGrazie a tutte!!!! Che gentili . . . .
RispondiEliminaPer la cronaca: ieri sera "mi" sono cotta due indivie al vapore e condite con olio extra, vi assicuro che l'indivia è un toccasana anche per lo stomaco, magari dopo qualche giorno di paciughi come solo le donne a volte sanno fare ;-). A me piacciono molto, sono leggermente amarognole proprio come la cicoria . . . ciao a tutte!!!
adoro le crostate dolci e salate che siano! mi piace molto l'indivia la preferisco alla lattuga e quando la trovo la compro sempre, mi piace mangiarla cruda e non ho mai provato a cuocerla! dovrei! p.s. bellissimi i tuoi salmoni ^-^ ciao carissima, à la prochaine..
RispondiEliminaGrazie a questi contest si fanno sempre piacevolissime scoperte,a me è successo adesso con il tuo carinissimo blog!Io di pugliese ho un fantastico marito...e già qualcosa in comune come partenza,o no?
RispondiEliminami sono sempre chiesta non essendo francofona qual'è la diferenza sostanziale fra una quiche e una flamiche...tu lo sai di sicuro!compliment,passerò spesso,Marika-La Maison Brocante
@ Vickyart ti ringraziooo!!!
RispondiElimina@ Marika La flamiche è il nome belga (fiammingo)...
Questa ricetta l'ho attinta da un libretto alsaziano dove tutte le torte salate vengono chiamate tourtes o quiches, tranne questa, credo per un omaggio alla cicoria belga che è appunto l'indivia. Praticamente Flamiche è la traduzione letteraria di quique. In italiano non abbiamo un nome corrispettivo, le chiamiamo torte salate
:-(((....saluti al marituccio pugliese e grazie della visita!!!